Monday, February 28, 2011

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Bellomonte Bruno. stories of ordinary people in a crackdown

Spreading history traits' kakfkiani'di Bellomonte Bruno (candidate - for the complaint - the mayor of Sassari, in the last election). Bellomonte Bruno is a man of 61 years, within the organism ... zzazione A pro s'Indipendentzia missing. Bruno was arrested for the first time - on the basis of fragmentary interception - during Operation Arcadia in 2006: after 18 days in jail Buoncammino of Cagliari, Bruno is freed. La Nuova Sardegna (local paper), in search of sensational scoop as false, he says - before they release him - of his having taken part in "paramilitary training camps of Al Qaeda in the Middle East" (!). "I was released from prison - had declared independence Communist Union Sarda 1 August 2006 - just because I was lucky enough to be able to demonstrate that it is not the author of the Porto Cervo I was charged, since in that period was eating cous cous in Tunisia. But they have heard 'Bru' in an interception (made in Sardinia when Bellomonte was in Tunisia, ed) and immediately put forward: there is a lacking in A Bruno, so it Bellomonte. And see that if I had not gone to a country where a passport is necessary because I would be more in Buoncammino. In fact, after 18 days in jail, make it known to the investigators the allegations and he does nothing but show his passport to see the prison doors open and bring down the theorems related to "Terrorism Sardo, Laboratory of the Italian and international . For many, it becomes clear that Sardinia is a "laboratory", not "terrorism", but the crackdown on political activists on the left. Despite speculation the economic, military and industrial pollution and the problems caused dalle lobby economiche italiane, i sardi NON DEVONO protestare: questo si vuol far capire con l'Operazione Arcadia. Per niente contenti della scarcerazione di Bruno, dato che tutti i teoremi - con cui alcuni inquirenti avevano fatto carriera - venivano a cadere, B. Bellomonte è stato arrestato una seconda volta un mese prima del G8: il 10 giugno 2009, sulla base di nuove intercettazioni ancora più confuse e frammentarie delle prime, come sostiene anche il perito chiamato a trascriverle che le definisce "indecifrabili". Anche stavolta i giornali riportano acriticamente la notizia: scrivono che Bruno sarebbe stato arrestato perchè voleva “Bombardare con modellini radiocomandati le navi destinate ad ospitare le delegazioni del G8 alla Maddalena” in accordo con le Brigate Rosse italiane (!). Di nuovo si assiste alla criminalizzazione di Bruno, di aMpI e di tutto il Movimento indipendentista sardo. Si diffonde un terrore subdolo che porta molti militanti del Movimento Sardo a dirsi "pacifisti" ogni venti parole e prendere le distanze da A Manca, in attesa che "Bruno dimostri la sua innocenza"... Capovolgendo così il principio costituzionale secondo cui si è innocenti sino al Terzo Grado di Giudizio. Per gli attivisti sardi il principio di "presunzione d'innocenza" sino al Terzo Grado di Giudizio non viene preso in considerazione e Bruno sino ad oggi è in carcere in attesa di avere almeno un Primo Giudizio. Non vale per Bruno il diritto a scontare i suoi arresti ai domiciliari, in attesa dal processo: dal 2009 ad oggi Bruno è trattenuto ostaggio in galera dallo Stato italiano. Non vale per Bruno - così come per molti altri prigionieri sardi - il diritto ad essere detenuto in Sardegna vicino alla sua famiglia e i i suoi cari. Così Bruno viene deportato a Catanzaro per fargli sentire tutto il peso della solitudine e della disperazione. Come persona a conoscenza di questi fatti la frustrazione per il mio non poter fare nulla è tanta.

di Emanuele S. Konflitto Mossa

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